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Da Empoli a Siena

Approfitto della pausa pranzo per riprendere il diario di ieri. Concedetemi di ringraziare ancora una volta la Misericordia di Empoli per l’ottima accoglienza

L’attraversamento in Val D’Elsa mi ha condotto attraverso storia arte e letteratura; e tanta tanta natura che ahimè non sono riuscito ad immortalare: uccelli, lepri e scoiattoli sono stati sempre più veloci di me… allora accontentatevi di questo fungo

E di questo gatto

Delle varie cittadine toccate, ovviamente un continuo sali scendi perché pievi, castelli, conventi e chiese li trovi tutti in collina, ma è stato impossibile evitarli. Però consiglio per chi volesse visitare questi luoghi di recarsi alla domenica altrimenti troverete quasi tutto chiuso. Dopo Monterappoli e Fontanella sono arrivato a Castelfiorentino e salito attraverso la città alta sono giunto alla Pieve di S. Ippolito. La chiesa è costruita in laterizio, sulla facciata presenta la bifora tipica delle chiese romaniche locali, sinpresenta ad unica navata. La data incisa del 1195 sembra riferirsi alla fine della costruzione.

Poi ho attraversato altri paesi di cui ricordo Pesciola e Le Murate per arrivare a Certaldo (e come non ricordarsi del cuoco Chicchibio narrato da Boccaccio? ) quindi altra salita, per rimirare la casa dello scrittore, ricostruita dopo i bombardamenti,  e lì vedere ancora in situ nella cantina alcune antiche giare. Poi nella vicina chiesa la tomba e poco più avanti il Palazzo Pretorio.

 

Abbandonato Certaldo ho attraverso altri paesi con panorami che è impossibile descrivere sono arrivato a S.Appiano, anche qui con antica pieve in collina,

La pieve è ricordata già nel 990 d.C. tra le strutture esistenti era annesso anche il battistero, cosa eccezionale per gli edifici analoghi del territorio fiorentino. Da qui il passo per la città del Savonarola, Poggibonsi, dove il frate incontrò l’imperatore aquietandone gli animi ed evitando la guerra, non è  stato proprio breve ma ci sono arrivato. Da bravo archeologo sono poi salito all’archeodromo dove resti dell’abitato medievale sono abilmente descritti dai pannelli esplicativi e in alcuni casi ricostruiti:

Ovviamente una visita al convento francescano di S.Lucchese e alla Magione (antico ospitale di S. Giovanni dei cavalieri di Malta) oggi base scout.

  

Da qui ho seguito la ciclabile che reca a Staggia,  altra rocca che dal X al XV secolo controllava il territorio,

Poi un tratto di statale e poi ancora ciclabile fino a Monteriggioni, dove ho assaporato un morabile panino con finocchiona e pomodori secchi sott’olio. Il castello fu eretto nel 1213, sotto Ermanno di Paganello da Porcari, podestà di Siena.

La chiesa dedicata a Santa Maria era una volta dedicata a S. Giovanni e diede il nome dalla porta sud, da dove una volta uscito ho ripreso la francigena verso Siena,  fermandomi un attimo ad ascoltare il “menestrello” Alessandro, da Vinci

che allieta turisti e pellegrini che si recano a Monteriggioni.

Da Empoli a Sienaultima modifica: 2016-03-25T14:39:32+01:00da
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